Bosco Verticale



Come è nata l’idea del Bosco verticale?
«Non ho mai avuto grande passione per il verde. Invece ho una passione e un’ossessione per gli alberi. Li penso come degli individui. Ho cercato di capire se si poteva immaginare un’architettura che vedesse gli alberi non come ornamento ma come elemento costitutivo. Una casa degli alberi».

Il Bosco Verticale é un edificio che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi. Il primo caso costruito, a Milano nell’area Porta Nuova, è formato da due torri alte 80 e 112 m, che ospitano nel complesso 800 alberi. Al contrario delle facciate “minerali” in vetro o pietra, lo schermo vegetale del Bosco non riflette né amplifica i raggi solari, ma li filtra, generando un accogliente microclima interno senza effetti dannosi sull’ambiente. Nello stesso tempo “regola” l’umidità, produce ossigeno e assorbe CO2 e polveri sottili.

Il concept del Bosco Verticale è quello di essere “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili”. Sul piano formale, le torri sono caratterizzate principalmente dai grandi balconi tra loro sfalsati, funzionali a ospitare le grandi vasche perimetrali per la vegetazione e a permettere la crescita senza ostacoli degli alberi di taglia maggiore, anche lungo tre piani dell’edificio. Nello stesso tempo, la finitura in gres porcellanato delle facciate riprende il colore bruno tipico della corteccia, evocando l’immagine di una coppia di giganteschi alberi da abitare.

Nelle varie stagioni, le variazioni nel colore e nelle forme della struttura vegetale generano un grande landmark cangiante: caratteristica che ha generato in pochi anni l’immagine del Bosco Verticale come nuovo simbolo di Milano. Risultato di tre anni di studi condotti insieme a un gruppo di botanici ed etologi, infatti le piante destinate a essere impiantate sulle torri sono state infatti pre-coltivate in una speciale “nursery” botanica, al fine di abituarle a vivere in condizioni simili a quelle finali.

La componente forse più singolare di questo sistema articolato è costituita dai “Flying Gardeners”: una squadra specializzata di arboricoltori-scalatori che, con tecniche da alpinismo, una volta all’anno si cala dal tetto degli edifici per eseguire la potatura e la verifica dello stato delle piante, nonché la loro eventuale rimozione o sostituzione. Centralizzata anche l’irrigazione: i fabbisogni delle piante sono monitorati da un impianto a sonde controllato digitalmente in remoto, mentre l’acqua necessaria è attinta in larga misura dal filtraggio degli scarichi grigi delle torri. L’insieme, a pochi anni dalla sua costruzione, il Bosco Verticale ha così dato vita a un habitat colonizzato da numerose specie di animali (tra cui circa 1.600 esemplari di uccelli e farfalle).

E dopo la geniale idea del Bosco Verticale a Milano , questa struttura venne riprodotta in diverse zone del mondo , come: Losanna, NanchinoParigiTiranaShanghaiUtrecht e altri. 


Bosco Verticale di Nanchino

E' il primo Bosco Verticale realizzato in Asia da Stefano Boeri, situato nel Distretto Ninjing Pukou. Le due torri che compongono il complesso sono basate sul modello del Bosco Verticale di Milano. Il progetto è disegnato come una vera e propria foresta verticale che contribuisce a rigenerare la biodiversità locale. Raggiunge i 20 metri di altezza e ospita funzioni commerciali, ricreative ed educative, tra cui negozi multi-brand, ristoranti, conference hall, un food market ed alcuni spazi espositivi.

Trudo Vertical Forest

Progettato per Eindhoven e battezzato Trudo Vertical Forest, l’ultimo tassello del grande disegno di forestazione urbana applica per la prima volta il modello del Bosco Verticale all’edilizia sociale. Destinato ad accogliere un’utenza popolare, e in particolare giovani coppie, la torre di Eindhoven ospiterà nei suoi 19 piani una serie di appartamenti.

Bosco Verticale di Tirana

Sorge nel centro urbano, nei pressi del Grande Parco della capitale albanese (il Parku i Madh i Tiranë). Il nuovo edificio si “apre come un fiore” verso la città. Le facciate completamente vetrate e composte da serramenti cielo-terra permettono di massimizzare il rapporto con il verde e con la vista della città, potendo apprezzare la bellezza della massa vegetale che svolgerà un’azione mitigatrice dell’inquinamento atmosferico.




Liceo Artistico e Musicale Foiso Fois di Cagliari

Indirizzo Architettura e Ambiente - 5A

Chiara Pau


Sito didattico.

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